
ICSI
La ICSI (Microiniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo) è una tecnica di laboratorio, messa a punto nella prima metà degli anni ’90, per risolvere i gravi problemi d’infertilità maschile. Prevede lo stesso iter di preparazione della FIVET, quello che cambia, quindi, è la modalità di inseminazione degli ovociti.
QUANDO VIENE CONSIGLIATA?
- Fattore maschile medio/severo
- Azoospermia ostruttiva e secretiva (spermatozoi testicolari o epididimari)
- Coppie con un ciclo precedente FIVET con fallita fertilizzazione o con un tasso di fertilizzazione inferiore al 25%
- Ridotto recupero di ovociti
- Ovociti scongelati
- Seme crioconservato
PROCEDURA
L’iter di preparazione della ICSI (STIMOLAZIONE DELLA MULTIOVULAZIONE, PRELIEVO OVOCITARIO) è lo stesso previsto nella FIVET, quello che cambia è solo la modalità di inseminazione degli ovociti:
- MICROINIEZIONE INTRACITOPLASMATICA DELLO SPERMATOZOO: Un singolo spermatozoo è iniettato direttamente nell’ovocita mediante uno strumento chiamato micromanipolatore. Il biologo, attraverso una micropipetta (dal diametro di circa 5 µm), inietta lo spermatozoo all’interno del citoplasma dell’ovocita. Come per la FIVET, 16-18 ore dopo l’inseminazione si verifica l’avvenuta fertilizzazione, cioè la formazione dello zigote dove si possono osservare i due pronuclei (quello maschile e femminile).
Gli embrioni così formati vengono mantenuti in coltura per altre 48 – 72 ore e quindi trasferiti in utero (vedi transfer embrionario nella tecnica FIVET).
TASSI DI SUCCESSO
Secondo i dati riportati dall’Istituto Superiore di Sanità del 2012, la percentuale di gravidanza ottenute per cicli iniziati è pari al 19,8%.
Rispetto ai prelievi effettuati il tasso di gravidanza per la tecnica ICSI è del 21,8%. In particolare le gravidanze singole sono state il 79,6%, le gemellari il 18,7%.
La percentuale di gravidanza, come è normale aspettarsi, diminuisce all’aumentare dell’età della paziente soprattutto per le pazienti con età uguale o superiore ai 40 anni.